lunedì 25 ottobre 2010

Dazzan, uno dei migliori panifici d’Italia

E’una giornata piovosa, piove su tutto il Nordest. Andiamo verso San Vito al Tagliamento, e poi un conoscente ci segnala il panificio Dazzan di Bagnarola di Sesto al Reghena. Visto che ci sono, faccio un po’di spesa: due panini,una pizzetta e un panino con l’uvetta. Il panino all’uvetta l’ho mangiato quasi subito: era leggero, non il solito mattone che ci propinano di solito. A casa, per antipasto, un pezzo di pane col formaggio: questo pane esalta perfino il gusto del formaggio.
Se tanto mi dà tanto, anche il resto sarà sublime. Faccio due chiacchiere con Andrea, quarta generazione di fornai, e poi appare anche il padre. Loro puntano a fare un pane di qualità, veramente e non per finta. Naturalmente si parte dalla ricerca rigorosa delle materie prime, privilegiando i grani più antichi, in modo da avere farine non troppo richhe di glutine, ma ricche di vitamine e di sali minerali. L’acqua è quella buona della zona, ricca di risorgive, depurata senza l’aggiunta di sostanze. Solo poco sale viene aggiunto.
E arriviamo alla lavorazione, tradizionale: loro partono tre giorni prima con un preimpasto, per poi reimpastarlo il giorno dopo. Poi formano il pane, che se ne sta buono a lievitare un altro giorno. E  poi viene cotto e venduto. Così facendo usano la decima parte di lievito normalmente usata. Grazie anche agli ingenti investimenti in tecnologia: il locale ha temperatura e umidità stabilizzate, tutto il processo produttivo viene monitorato attraverso dei computer.
E così fanno qualità nel vero senso della parola, fatto che è stato riconosciuto loro premiandoli come uno dei migliori panifici d’Italia
Per finire, hanno una rivendita, Pane e Bontà, anche a Portogruaro (www.paneebonta.it).

Panificio Dazzan Giovanni
Via Sacile 1/b
33079 Bagnarola di Sesto al Reghena  (PN)
Tel/fax 0434 688284

domenica 24 ottobre 2010

I vini di Rive del Bacio : l'eccellenza paga sempre

Un tempo San Pietro di Barbozza era un comune autonomo. E di questa autonomia porta ancora i segni nella toponomastica : Municipio,tanto per fare un esempio, si chiama ancor oggi un confortevole hotel che ha 'recuperato' l'edificio adibito alla vita comunitaria.
Proprio qui, nel cuore delle terre del prosecco, siamo venuti a trovare Celestino Reghini, incuriositi da un assaggio galeotto dei suoi vini alla Pasticceria Magnolia di Ponte della Priula.
“L'Azienda Reghini -ci dice Celestino- nasce nei primi anni sessanta. Papà Gino non resiste al richiamo delle sue radici e torna, dopo anni di lontananza, nella sua amata terra. Eredita un piccolo appezzamento dal padre, che era già produttore di vini e tra i fondatori della cantina sociale di Valdobbiadene. Spinto dalla passione e con grande tenacia, sacrifici e dedizione, amplia la proprietà terriera e si dedica totalmente al duro lavoro della vite.”
L'impegno passa quindi al figlio Celestino, il quale, arricchito della preziosa esperienza tramandatagli dal padre ed apprese le tecniche moderne della coltivazione della vite, porta avanti l'antica arte "di fare" il vino.
Ma veniamo ai vini.
“Siamo presenti da generazioni in questo territorio altamente vocato alla coltivazione della vite, si è scelto di puntare il tutto sulla qualità, a discapito della quantità, ma con la certezza di dare all'intenditore ed al consumatore un prodotto ineccepibile sotto tutti gli aspetti.”
Non è soltanto una dichiarazione di intenti. I vigneti dell'azienda Reghini si compongono di 4 ettari siti nel cuore del Prosecco, a San Pietro di Barbozza, e di un piccolo appezzamento di Cartizze nella zona del Follo presso la frazione di Santo Stefano.
Il segreto è semplice: un lavoro meticoloso in vigna, una vendemmia che privilegia la selezionata raccolta a mano delle uve alla pigiatura soffice, la lavorazione in cantina che continua con le fermentazioni a temperatura controllata, capaci di conferire ai vini profumi eleganti e fruttati, oltreché gusti gradevoli e delicati al palato, per giungere poi alla fase della spumantizzazione.
Insomma un percorso virtuoso che dal vigneto passa per la cantina fino a giungere al bicchiere.
Lo spumante non muore in bocca, non lascia sgradevoli tracce nel palato, anzi, regala un retrogusto assai piacevole.
Il prosecco col fondo nasce da una particolare e personalizzata selezione di uve "cru" Prosecco. Vino di antica tradizione e genuinità, viene imbottigliato in primavera e fermenta dopo un lungo tempo in bottiglia, dove i lieviti gli danno peculiari proprietà organolettiche.
Sottolineiamo il fatto che la fermentazione in bottiglia dura del tempo,non come certi prodotti definiti sur lie che vengono sparati sul mercato velocissimamente e che, alla degustazione, rivelano rotondità da passaggio in autoclave.
Il prosecco tranquillo, pluripremiato, è un vino dal bouquet delicato e floreale che ricorda la mela acerba e il glicine.
Avanti così .La strada dell'eccellenza è difficile e impervia, ma paga. Sempre e comunque.

Az. Agr. Reghini Celestino
Strada Barbozza, 24
S. Pietro di Barbozza - Valdobbiadene (TV) - Tel. e Fax. 0423/973456 Cell. 3397862834

sabato 23 ottobre 2010

La “Grappa” di Carga

L’ultima volta che sono andato da Carga (pronuncia ciargà), a Pristavo, sul Collio sloveno, Edbin Erzetic mi ha regalato una bottiglia da mezzo litro di “Grappa”.
Si tratta di distillato di vino, non ha niente a che vedere con la nostra grappa. E’ stata una sorpresa e una rivelazione. Assomiglia poco a tutti i liquori assaggiati finora, però è buono, nel senso che mi piace.
Non molto alcoolico, 42° per un nordestino non sono niente, in bocca risulta molto rotondo e vellutato, distante anni luce dai nostri brandy.
Profuma di frutta, specialmente ribes secondo mia cognata, e per questo penso che possa essere molto apprezzato dalle signore. Dipende forse dai terreni di Carga e dal suo modo di coltivarli.
Comunque, si sente tutta la passione che lui mette nelle cose che fa. Se appena decide di commercializzarla in Italia, dovrà trovare un nome. Speriamo che sia di donna.

venerdì 22 ottobre 2010

Il vino Story della famiglia Ščurek

È difficile stabilire l’epoca nella quale la famiglia Ščurek cominciò ad occuparsi di viticoltura. I documenti scritti testimoniano che Franc, il nonno di Stojan, coltivava un ettaro di vigne e otteneva 50 ettolitri di vino. Oggi il padre Ivan ed il figlio Stojan, con l’aiuto di cinque figli, coltivano 17 ettari di vigneti, con una produzione altrettanto notevole. La maggior parte dei loro terreni sorge nella parte italiana di Goriška Brda, il Collio Goriziano: Grotišče, Dugo, Mahober, Jazbine, Jordano, Gredič e Kozlink godono fama di sorgere nella migliore posizione. La famiglia Ščurek presenta ogni anno sul mercato fino a 80.000 bottiglie di vino eccellente. Rimangono fedeli ad un vino giovane ma allo stesso tempo pieno, perciò rimandano a primavera inoltrata il primo travaso. Vini di questo tipo hanno bisogno di un pò di tempo per ravvivarsi nel bicchiere, ma è difficile poi farceli restare! Grazie alla tecnologia più avanzata la famiglia Ščurek svela anche i segreti delle botti di quercia ma soprattutto, non trascurano le varietà autoctone del luogo.
Abbiamo pensato di presentare un vino,lo Story, un uvaggio di ribolla gialla, picolit e moscato.. Descrizione del vino: Story è un vino dolce da uve passite, che è stato asciugato in scatole di legno, quattro mesi. Il vino è giallo dorato scuro. Gli aromi di questo vino sono moscato, confettura di albicocche, caramello, vaniglia con le percezioni lieve..

PLEŠIVO 44, MEDANA
5212 DOBROVO V BRDIH
SLOVENIA
T&F: + 386 (0)5 30 45 021
GSM: + 386 (0)41 625 842

L’agriturismo Le Favole a Sacile

Proprio sul confine fra Caneva e Sacile, troviamo l’agriturismo Le Favole. Poco distante dall'Agriturismo "Le Favole" sorge il centro storico di Sacile che, secondo una denominazione tramandata nel tempo, e' chiamato il "giardino della Serenissima". Un fiume verde cupo, il Livenza, passa e ripassa, con i suoi meandri, i suoi canali su cui si affacciano eleganti ponti. E la sorgente del fiume non è poi tanto distante, e un po’ più verso est c’è il Piancavallo con la sua stazione sciistica. Nata come centro per gli sport invernali nei primi anni Sessanta, e' caratterizzata da costruzioni moderne e funzionali, in alcuni casi originali e innovative, dominato da una corona di cime fra le piu' alte nel territorio della pedemontana, che culminano nei 2251 del Cimon del Cavallo.
L’antico casale della famiglia Cadorin, intatto nella sua essenza originaria grazie ad un restauro fedele alle tradizioni e ai materiali naturali tipici del Friuli, è un’elegante dimora per indimenticabili soggiorni e momenti di piacevole rigenerante riposo. L’atmosfera agreste e la bellezza dei monti circostanti lo elevano a luogo dove lo spirito si rigenera conciliando i delicati piaceri della vita di campagna con lo splendore di una terra generosa.
Raffinatezza, accoglienza, privacy e tranquillità sono assicurate all'interno delle stanze per gli ospiti.

Via Ronche, 92
33077 Sacile PN Italy
C +39 335 8724892 –
T +39 0434 735604 - F +39 0434 785273

martedì 19 ottobre 2010

L’arrosto di lonza di maiale alle mele di Sassilat

Un sabato mattina abbiamo visitato l’azienda agricola Sassilat,ben spronati da un nostro conoscente. Pensavamo di vedere un semplice laboratorio di salumeria, ed invece appare ai nostri occhi una bella struttura, tanto che se non c’era il cartello pensavamo a una qualsiasi industria.
Una volta entrati, ho visto il rotolo di lonza di maiale alle mele, ed ho pensato bene di acquistarlo e portarlo a casa.
Ci ho aggiunto olio, vino bianco, un po’di pepe,un po’di sale,chiodi di garofano,alcuni spicchi di mele. Poi in forno a 180 gradi per un’ora e mezza. Contorno patate arrosto e vino rosso umbro. Il risultato è delizioso. Così ho provato i loro prodotti.
Nella denominazione hanno voluto identificarsi con il nome della località nativa, pronunciata in dialetto: Sassilat da Sacilato, frazione di Fossalta di Portogruaro (Ve).
In questo luogo ci sono le loro origini, i ricordi più belli legati alle tradizioni contadine, dove ogni stagione era scandita da un lavoro specifico che ogni anno si ripeteva puntualmente come un rito.
È così che, con l’arrivo del freddo, arrivava la stagione del  Maiale e la sua macellazione era una festa per tutta la famiglia. È proprio l’affettuoso rispetto che loro, e noi con loro, portano per questo animale che li ha spinti a intraprendere a livello più organizzato l’arte della norcineria, tramandata dallo zio Santin e da papà Zeno con la sapienza che arriva da tanta esperienza.

Via Alessandro Manzoni, 81
Fossalta di Portogruaro - Venezia Italia
Tel. 0421 709133‎

lunedì 18 ottobre 2010

Nelle terre di Lison Pramaggiore, la qualità enoica benedice la famiglia Amadio

Nel nostro perenne vagabondare alla ricerca degli aspetti inediti di un territorio,ci eravamo quasi scordati delle Terre dei Dogi, delle terre dei vini di Lison Pramaggiore.
La causa di questa memoria corta, ilgiudizio non proprio positivo che abbiamo sempre dato alla qualità 'media' delle produzioni enoiche locali.
Perchè abbiamo sempre preferito la sincerità e la schiettezza. Eppure, da qualche tempo, abbiamo avuto il piacere di incontrare degli interpreti che, con competenza e passione, hanno fatto di questi vini prodotti di ottimo profilo qualitativo.
Francesca Amadio è una donna vivacissima, arguta,piena di iniziative. Conduce con la sua famiglia l'azienda agricola che ha storicamente sede in quel di Pradipozzo di Pramaggiore.
Ci aveva colpiti in un suo intervento nel borgo storico di Collalto, quando aveva sostenuto con convinzione le ragioni dei vini più autentici di Lison Pramaggiore. Soprattutto il Tocai Italico o Lison Classico D.O.C.G “Lison – Pramaggiore” e il Refosco dal Peduncolo Rosso.
Francesca ci ha fatto degustare il Lison Classico D.O.C. “Lison – Pramaggiore”. Un ottimo vino, dal colore giallo paglierino, il cui profumo ricorda la foglia del pesco ed il mallo della mandorla. Ha un sapore asciutto, morbido e armonico. Un bel bicchiere !La vendemmia 2010 per il vino veneto Lison, ex Tocai, è stata storica.
Questo vino tipico della produzione vinicola veneta entra infatti nella prestigiosa élite dei vini a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG).
La terra dove si producono i vini D.O.C. dell'azienda Amadio è la parte orientale della provincia di Venezia, delimitata dai fiumi Livenza e Tagliamento. Una terra ricca e fertile dove, durante i secoli, si sono avvicendati popoli e signori. Valorizzata dai Romani che qui hanno dato origine a ricche città, la terra ha poi subito le invasioni dei popoli del Nord fino ad arrivare al dominio della Serenissima di cui rimangono numerose tracce nella cittadina di Portogruaro, fulgido esempio di architettura gotico-veneziana
Il Refosco dal Peduncolo Rosso ha poi accompagnato a Collalto il classico spiedo dell'Alta Marca. Colore rosso rubino con riflessi violacei, profumo intenso che ricorda il lampone e la mora selvatica. Un altro vino azzeccato.
Grazie, dunque, agli Amadio.

Azienda Agricola Amadio
Via Alta, 38 Pradipozzo di Portogruaro 30020 (Ve)
Tel./Fax (+39).0421.204186

sabato 16 ottobre 2010

Antico Frantoio Trampolini, fra tradizione ed innovazione

Abbiamo incontrato Antonio Trampolini, titolare dell’Antico Frantoio, l’unico all’interno delle mura cittadine di Perugia. Dire che l’olio è buono, che si può scegliere fra varie cultivar, e così via, ci sembra superfluo. Vorremmo dire due parole in più sull’ultimo, ma non ultimo, punto di forza, ovvero l’Innovazione. Quest’azienda per prima, a livello nazionale, ha inserito oramai qualche anno fa, una “nuova” forma di confezionamento …… quantomeno inconsueta per l’olio extravergine di oliva, ovvero la Bottiglia Lattina. Pochi tendono a “cambiare” , per timore di commettere errori, di essere inadeguati o non compresi, e questo vale per gli uomini, in generale, e per le imprese in particolare,ma ciò non vale per l’Antico Frantoio Trampolini.
I vantaggi di questo tipo di confezione sono, da subito, evidenti anche all’occhio meno esperto:
Infrangibilità:
A differenza del vetro , la banda stagnata è totalmente infrangibile con  una riduzione dei rischi durante la gestione a magazzino, i trasporti, la messa a scaffale ecc.
leggerezza:
riduzione dei costi di trasporto e logistica generale pari al 50%.
Fotopenetrabilità:
La banda stagnata risulta migliore del vetro scuro in quanto raggiunge una fotopenetrabilità pari allo  0 %.
Appeal:
In un mercato  maturo, per non dire quasi totalmente saturo, come quello dell’olio extravergine di oliva italiano, questo tipo di packaging risulta totalmente nuovo, accattivante, inconsueto …… in buona sostanza “non omologato” e totalmente alternativo.
Se vi sembra poco tutto questo, si accettano suggerimenti validi.

Antico Frantoio Trampolini
Via Enrico Dal Pozzo, 103
06128 Perugia – Italy
Telefono:  +39 075 5724578 
Fax:  +39 075 5738000 

giovedì 14 ottobre 2010

I formaggi della Ciociaria

I meravigliosi pascoli e la tradizionale attività della pastorizia, non potevano che dare ottimi risultati anche per quanto riguarda i formaggi. Poco raffinati e ottenuti, nella maggior parte dei casi, da lavorazioni artigianali con metodi antichi, si caratterizzano per sapidità e profumi. Sono da provare a tutti i costi le ricottine fresche che ancora oggi si possono acquistare nei mercati confezionate in graziosissimi cestini di vimini intrecciati e coperte da foglie di fico.
Si sciolgono in bocca e sono di sublime bontà. Non possiamo evitare, poi, dal segnalare saporosi formaggi di pecora e di capra consigliandovi di provare le "marzelline" o "marzoline" della zona meridionale della provincia.
Si tratta di un formaggio a pasta morbida, speziato e dal gusto molto intenso che si può far essiccare, oppure conservare sott'olio. Una vera specialità per appassionati. Buoni anche formaggi ovini e caprini stagionati.
Il settore in forte ascesa e che può diventare il fiore all'occhiello della lavorazione casearia ciociara è quello della trasformazione del latte bufalino, prodotto dagli allevamenti di bufala presenti nel comprensorio del comune di Amaseno (attualmente contano oltre diecimila capi). L'alta qualità di questo latte rende le mozzarelle, i formaggi e le marzoline, dette anche rosine bufaline, molto ricercate.

mercoledì 13 ottobre 2010

Mercoledì gnocchi con formadi frant e uva fragola al Tiro a Segno di Mirano

Mercoledì siamo stati al ristorante Tiro a segno di Mirano, e mi son messo a parlare col titolare mentre preparava gli gnocchi: uno spettacolo starlo a guardare.
Un po’ mi ha ingolosito e ci ha invitato a mangiare gli gnocchi, e io dritto in cucina mentre preparava il sugo: formadi frant. La ha sciolto in una padella insieme con del latte e della roba vegetale per stemperarlo. Poi ha aggiunto alcuni acini di uva fragola, un minuto o due tanto per dare appena il colore, lui dice che vuole solo delle striature. Poiha tolto gli acini dalla padella, ha tolto gli gnocchi venuti a galla, ha aggiunto il formadi frant e gli acini.
E poi a mangiare: una delizia.
Il formadi frant, è un formaggio di colore giallo scuro, in forme alte 10 cm e di diametro di 30-40 cm. Il sapore è a contrasto tra dolce e piccante, prodotto in Carnia. È il risultato della mescolanza di diversi formaggi tipo "latteria" a differente livello di maturazione (40-90/100 giorni-più di 7 mesi) sminuzzati a fettine, cubetti e scaglie con aggiunta di sale, pepe e latte. Il tutto è poi impastato a mano con aggiunta di panna per dare morbidezza al prodotto. La preparazione del Formadi frant, che spesso ancora oggi avviene in ambito familiare, aveva lo scopo di recuperare e conservare formaggi non idonei alla stagionatura, e perciò frammentati, poi miscelati e impastati con sale, pepe, latte e panna fino ad ottenere un composto omogeneo da consumarsi quando abbia acquisito, dopo circa 40 giorni di conservazione, il sapore particolare in cui il piccante è posto in contrasto con la sensazione di dolce.
L’uva fragola è una varietà di uva nera, introdotta in Italia intorno al 1825. Presenza di acini verdi (acinellatura) nel grappolo maturo. Ottimo sapore e possibilità di conservazione per alcuni mesi.

Ristorante Tiroasegno di Voltan Claudio
Via Belvedere, 27
30035 Mirano (VE)
Telefono:  0415791080

martedì 12 ottobre 2010

Il pane della Ciociaria

Il pane ciociaro è un pane casareccio di forma rotonda o a pagnotta o a filone. La crosta si presenta di colore marrone dorato mentre la pasta interna è di colore biancastro con la caratteristica alveolatura. Gli ingredienti sono farina tipo 0, 00 e 1, lievito naturale, sale ed acqua.
Il pane di Veroli, anche così chiamato il pane ciociaro, ha antiche origini, come antichi sono i tanti forni che si trovano nei vicoli del paese.
I panifici di Veroli utilizzano i forni a legna per cuocere le pagnotte lievitate in modo naturale.
La tradizione dei panificatori di Veroli è stata inserita nell’atlante del pane realizzato dal professor Corrado Barberis presidente dell’Istituto Nazionale di Sociologia Rurale di Roma. Una descrizione della tipologia e della realizzazione di un “pane millenario”, perché fatto ogni giorno con il lievito madre. Grande attenzione sta suscitando in questi ultimi mesi il pane della città ernica. “Il pane ciociaro è il pane di Veroli” ha detto il professor Barberis, che nel suo volume ha descritto centinaia tipi di pane differenti in tutta la penisola.
 “Il nostro pane è un pane millenario, una tradizione forte che merita un documento che ne attesti la genuinità – ha detto Franco Sanità del direttivo Unione panificatori di Frosinone”. Il pane verolano è esportato per più del 60 per cento della produzione fuori dalla Ciociaria, in particolare nella Capitale dove è molto conosciuto. Una tradizione che affonda le sue radici nella cultura di un paese e che si espande ora anche agli onori di studi scientifici e nutrizionali e di riconoscimenti di qualità. Il Consiglio nazionale delle ricerche, inoltre presenterà uno studio intitolato: “Alla ricerca del pane perduto: batteri lattici contro lievito di birra, una lotta ancora aperta nella fermentazione degli impasti”. L'alto valore nutrizionale del pane potrebbe essere infatti condizionato dalla scelta del lievito: per quello industriale si utilizza esclusivamente il lievito di birra, mentre per quello artigianale e tradizionale viene usato un impasto acido che si ottiene dalla fermentazione dei cereali, sul quale l'Isa-Cnr di Avellino ha eseguito una apposita ricerca allo scopo di incrementare le attuali produzioni tipiche attraverso la conoscenza del prodotto su base scientifica. Proprio la scelta del lievito caratterizza il pane di Veroli, venduto a prezzi molto alti nel nord Italia. Nelle “Carte del Pane” viene indicato come ottimo complemento per le zuppe.

sabato 9 ottobre 2010

Da Ivano Broggin a Salzano una scelta invidiabile

In questo caso la prima occhiata tradisce: nessuno sospetterebbe che all’interno l’anonimo, anonimo dall’esterno,  supermercato nasconda un tesoro.
E invece… Siamo stati un paio di volte da Ivano Broggin, un tipo con una cultura enogastronomica da far invidia. Il banco dei salumi e dei formaggi è un’autentica miniera di scoperte, senza aggiungere altro, per il momento, in giro per il negozio.
Lui è un tipo piuttosto alla mano: ho fatto un paio di commenti riguardo a quello che pensavo, e lui mi consigliato di parlare piano, perché alcune orecchie non dovevano sentire. Uno che sa stare al mondo, come si dice.
Il suo segreto è la specializzazione, che lui ritiene sia fondamentale, e non possiamo che essere d’accordo con Ivano. Ma questa specializzazione non deve essere vista come una meta da raggiungere e basta. Necessita la formazione continua, che lui realizza attraverso la collaborazione con ogni tipo di associazione o organizzazione che possa essergli utile. Naturalmente, prima i prodotti li prova, e poi li propone ai suoi clienti: la sua serietà è comprovata dall’atteggiamento che hanno i clienti quando li consiglia. Letteralmente non fiatano, sicuri della sua esperienza. Poi, organizza serate a tema ed eventi per far conoscere i prodotti, non tralasciando l’aspetto sociale.
Grazie a Dio ha degli ottimi collaboratori, in primis la moglie e il figlio, ma anche il ragazzotto che mi ha servito, molto competente e professionale. Ivano perciò sa come trattare ed istruire anche i collaboratori. Provate ad andarci e non rimarrete delusi.
Il negozio di Ivano Broggin è stata segnalato dai comunicatori e giornalisti dell'Associazione l'Altratavola, per l'iniziativa di informazione INFORIVIERA, che si svolge sotto il Patrocinio del Comune di Dolo.


B.R.I.V.I.S. Snc Di Broggin Ivano & C
Via Monte Grappa 42, 30030 Salzano
Telefono: 041437980