venerdì 17 dicembre 2010

Pederiva, la cantina degli spumanti

Incontriamo Mariangela, una simpatica biondina che a tutto avrebbe pensato, ma non a fare spumanti. Lei infatti aveva il sogno di fare la camionista, sogno almeno in parte realizzato, ma poi i casi della vita l’hanno portata a produrre nell’azienda di famiglia, appunto, spumanti.
Tutto iniziò quando il padre Giovanni Pederiva cominciò a produrre prosecco col fondo, poi dopo qualche anno ci fu la scelta di spumantizzare, circa 30 anni fa. L’orgoglio di essere stati fra i primi a Valdobbiadene è  tangibile. Spumantizzazione che riguardava Cartizze e vari tipi di prosecco. Poi, il conto terzi della spumantizzazione, per cui conoscono vita e miracoli dei coltivatori loro clienti.
La qualità dei loro prodotti è rinomata: esportano anche in Kenia. Il fratello Walter cura la cantina, mentre lei cura gli aspetti commerciali ed amministrativi dell’azienda.
Pederiva Spumanti produce e vende Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG extra dry, Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Brut, Prosecco DOC Millesimato, Valdobbiadene Superiore di Cartizze DOCG, Prosecco Treviso DOC Tranquillo.
Proviamo il Valdobbiadene Prosecco Superiore Brut DOCG. Ha un profumo intenso e fruttato delicato al sapore e dalla spiccata vivacità, ha perlage fine e persistente. Si accompagna felicemente ai piatti delicati e sottolinea le grandi occasioni. Ideale con cacciagione, grigliate, pesce e formaggi. E' consigliabile servirlo in caraffa alla temperatura di 6-8 C°.
Soc. Agr. PEDERIVA di Pederiva Walter e Mariangela
Via Cal del Grot 1/1
31049 Guia di Valdobbiadene (TV)
Tel: +39 0423900143
Fax: +39 0423900140
Cell.: +39 340 2892437

mercoledì 15 dicembre 2010

Carlo Costacurta, un intermediario finanziario a 360 gradi

Allora, abbiamo conosciuto Carlo Costacurta, un agente di  intermediazione finanziaria, uno che opera in tutto il Nordest e nell’Italia settentrionale in generale: sembra un poco strano in mezzo a macellai e vignaioli al festival europeo del gusto, ma ha la sua ragione di esserci.
Ricordiamo che alla fine tutti questi personaggi hanno una funzione economica. E ce l’ha anche lui. La locazione finanziaria ha sostenuto le Pmi anche nell’acquisto dell’usato di macchinari e impianti per la produzione, accompagnando una crescita  a piccoli passi. Il leasing di beni strumentali usati ha rappresentato una delle maggiori opportunità per quelle aziende che miglioravano la qualità e la quantità della loro produzione rilevando un macchinario ancora attuale, contribuendo anche all’aggiornamento produttivo dell’impresa venditrice che, a sua volta, acquisiva un macchinario più performante innescando un circuito virtuoso.
Lui lavora per una società di brokeraggio nel settore leasing, ma anche finanziamenti, mutui, noleggio autovetture e beni strumentali: abbiamo parlato di 360 gradi, e crediamo di non aver esagerato.
In particolare opera nel leasing auto, strumentale, immobiliare,nautico, estero. Ci ha incuriosito il leasing estero, e gli abbiamo chiesto spiegazioni. Praticamente è un leasing all’estero per società con sede legale in Italia e garanzie italiane. Di solito è un leasing strumentale subordinato all'analisi di fattibilità legale e fiscale riservato a Primaria Clientela che costituiscono iniziative commerciali all'estero.
La sua clientela è composta nel settore auto da concessionari, salonisti, ma arriva agli studi di consulenza, agli studi commercialisti.
Insomma, opera per le aziende, in un momento non facile, e la sua presenza è più che giustificata, e ci è sembrato giusto farlo incontrare per offrire una opportunità in più.
Carlo Costacurta
Cell:: 338 2718144

lunedì 13 dicembre 2010

PD Distribuzione: crescere mantenendo intatti i valori etici

Dal web, dall'Antica Osteria Zanatta, una recensione che non lascia dubbio alcuno “Disponibili, bravi, buon servizio e buoni prezzi‎ “.
L' ”indiziato” è l'azienda PD distribuzione srl di Sala d'Istrana. Chissà se il suo fondatore, Danilo Pozzebon, quando trenta anni orsono la fondò,dopo aver imparato la professione in una azienda storica del settore a Treviso, avrebbe mai pensato di giungere ai livelli di eccellenza così riconosciuti!
Ne parliamo con la moglie Luisa e i figli Serena e Denis, che hanno saputo raccogliere l'eredità di questo imprenditore, che su 'il piacere della sete' ha saputo costruire una azienda in cui ritroviamo intatti quei valori etici che debbono permeare la vita di un organismo vivente quale è l'impresa privata.
Ma andiamo con ordine : PD distribuisce bevande e fornisce servizi al mondo del pubblico esercizio nelle sue diverse articolazioni, seleziona vini e liquori, importa birre. Vi lasciamo immaginare soltanto la complessità del lavoro. Una volta bastava arrivare al bar e al ristorante, scaricare la merce, fare due parole in croce e via. Oggi i tempi sono cambiati.
Il mondo del pubblico esercizio ha subito delle mutazioni strutturali incredibili : non basta più la pura fornitura materiale di pur ottime bevande. PD ha saputo sviluppare in questi anni un concetto diverso della distribuzione che capovolge, semplicemente, l'idea tradizionale.
Distribuire vuol dire, anche e soprattutto, concentrarsi sul servizio. Ecco dunque la scelta di sviluppare la fornitura su misura, la disponibilità a consigliare e guidare le scelte del cliente, l'apertura a forniture anche di piccole quantità (soprattutto nel settore dei vini e dei liquori grazie alla enoteca interna), la disponibilità oraria per forniture che coprono le 24 ore e rispondono in tempi reali alle esigenze anche non programmate dei pubblici esercizi; l'assistenza e la fornitura per la realizzazione di eventi; l'aggiornamento professionale continuo e la ricerca continua di nuove proposte di qualità.
Sono soltanto alcuni degli esempi di una professionalità autentica, sulla quale si innesta una passione che ha, appunto, radici antiche.
PD distribuzione appartiene a quel raro pianeta dell'eccellenza al quale la fretta e la superficialità dei tempi d'oggi impediscono l'accesso ai più.
Il Premio Giornalistico l'Altratavola , fondato dalla Associazione nel lontano 1989 con il Patrocinio della rivista l'Etichetta diretta da Luigi Veronelli, ha deciso per l'edizione 2010 di segnalare l'azienda di Sala d'Istrana. Niente patacche o diplomi di dubbio gusto. Semplicemente la pubblicazione di tutta una serie di servizi informativi nella stampa locale e nazionale.
PD DISTRIBUZIONE S.r.l.
Via Postioma, 53 Istrana, TV 31036
Tel: 0422/73542 Fax: 0422/832116

Come ti riciclo il formadi frant a Savorgnano

L’idea è venuta dal classico panettone, quello normale con uvetta e scorze di agrumi, e dal bisogno di utilizzare in qualche modo il formadi frant, quello non adatto alla stagionatura per vari motivi.
Allora quelle forme si lavorano, aggiungendo fichi, pistacchi e noci, aggiungendo panna da affioramento da bestie di razza pezzata rossa. Naturalmente il formadi frant è di quello stravecchio.
Il risultato è il confezionamento in piccole forme, adatte alla commercializzazione, che hanno un gusto tutto particolare. Alla sapidità del formaggio è abbinato il gusto dolce dei fichi, il gusto dei pistacchi, mentre le noci danno una nota che smorza un poco quello dolce dei fichi. Risultato ottimo.
Latteria di Savorgnano di De Giusti Massimo
VIA SANTA PETRONILLA, 2/A
33078 S. VITO AL TAGLIAMENTO (PN)
TEL. 348.1600983 - 328.5728648

domenica 12 dicembre 2010

Il ristorante Santa Marta a Mazzè

La cucina piemontese, e nello specifico quella canavesana, sorprende sempre il nordestino. E’ chiaro che la cucina ha una nobile ascendenza: ricordo solo i più di venti antipasti che sono serviti all’inizio, tanto per dare un’idea. Noi nordestini forse siamo più creativi, non a caso ci invidiano la capacità di rinascere, ma in fatto di cucina onestamente non ci siamo.
Voglio ricordare un ristorante a Mazzè, nel Canavese e Mazzè, perché ci sono degli amici, Una chiesa finemente ristrutturata, un centro storico ricco di fascino, una cucina legata ai sapori del territorio canavese.
Sono questi gli ingredienti fondamentali che rendono il Ristorante Santa Marta di Mazzé un’esperienza speciale e contemporanea.
Qualità, passione, tradizione: il Santa Marta è il nuovo punto di riferimento per chi desidera trascorrere il suo tempo in un luogo rilassato e familiare per un pasto all’insegna di gusti autentici, che puntano al cuore delle tradizioni locali.
E non solo. La cantina del Santa Marta vanta un’ampia selezione per degustazioni da veri intenditori proponendo i migliori vini piemontesi ed italiani.
Ristorante Santa Marta
Via delle Scuole, 2
10035 Mazzé – Torino
Tel. 011.9835616 / 348.2636372

sabato 11 dicembre 2010

Loris Gallina, la cantina con tanti eredi

La cantina di Loris Gallina ha tanti eredi perché ha cinque figli, ma il padre promette bene e quindi si spera che qualcuno proseguirà la sua opera sulla qualità.
Siamo sulle colline di Valdobbiadene, quasi a Saccol, e il nome ci è stato segnalato da una comune conoscenza. Iniziò il nonno, con un’azienda familiare come si usava ai tempi, in proprietà. Il nonno faceva formaggio, perché aveva una malga sul Cesen.
Il papà di Loris cominciò a coltivare la vite, all’80% viti di prosecco, e la saga è cominciata. Si trovano in una posizione privilegiata, a 280 slm, un terreno che dà una produzione di vini leggeri da uve gentili di alta qualità, e ora il prosecco è docg.
Il terreno è composto da un substrato profondo limoso-calcareo-argilloso, ha un sensibile tenore di carboidrati, mentre la quantità di sostanze organiche defluisce verso il basso. Pertanto questa zona è particolarmente adatta alla cultura dei vitigni.
Per la lavorazione dei vigneti, adotta il metodo in contro spalliera, cioè il “Guyot capovolto”, con una densità di duemilacento piante per ettaro: tale metodo influisce positivamente sul vigore della vite: ne risulta un migliore equilibrio vegetativo, determinando un ottimo risultato per quanto riguarda la qualità durante la vendemmia.
Azienda agricola Loris Gallina
Via Roccat e Ferrari 34
Loc. Saccol-Valdobbiadene (TV)
Tel/fax 0423.975814
Cell.335.6477187

venerdì 10 dicembre 2010

L'azienda agricola Lucchetta e il Calpena

L'azienda agricola Lucchetta viene condotta unicamente dalla famiglia Lucchetta (da Giuseppe, Mario, Alessandro e Marco) che, attraverso limitata produzione e gestione mirata del vigneto, rispetto delle tradizioni e l'ausilio delle moderne tecnologie in cantina offre un prodotto di elevata qualità, riconosciuta anche da prestigiosi concorsi enologici regionali, nazionali ed internazionali. 
L'azienda attualmente è costituita da un corpo unico che ricopre una superficie di circa 50 ettari. Circa metà di questi sono adibiti a vigneto mentre i rimanenti a coltivazioni erbacee e prato stabile.
Marcello Lucchetta, proveniente da una famiglia di remote tradizioni viticole, vendette la vigna che aveva ereditato dal padre sita a Pieve di Soligo ed acquistò un piccolo fondo rustico posto sulle colline di Conegliano in Via Calpena.
Il termine Calpena non designa semplicemente una via ma una vera e propria località collinare sita tra Conegliano e la frazione di Ogliano confinando con le località Gai (San Vendemmiano) e Castello Roganzuolo. Nel passato questa zona apparteneva a varie famiglie nobiliari. Le ville di quest'ultime sono poste sulla prima catena di colline (l'odierna Monticella) fronte la pianura. Dietro di esse continuano le colline sino ad arrivare alle prealpi, coperte soprattutto da vigneti e in parte da olivi (da cui deriva il nome Ogliano, dato ad una piccola frazione di Conegliano per la sua vocazione all'olivicoltura apprezzata in tempi antichi anche dai romani).
Il "CALPENA" è un CONEGLIANO e VALDOBBIADENE PROSECCO SPUMANTE D.O.C. Extra Dry, con il 100% di Prosecco della pregiata varietà Balbi prodotte sui terreni collinari dell’azienda utilizzando l’ottica della agricoltura ecosostenibile; le uve vengono interamente raccolte a mano con selezione accurata dei grappoli piccoli e spargoli.
Dopo breve macerazione pellicolare e pressatura soffice così da estrarre solo il mosto fiore che proviene dal cuore dell'acino, viene effettuata la decantazione statica e fermentazione a bassa temperatura con lieviti selezionati; la chiarifica in modo naturale, presa di spuma in autoclave con rifermentazione molto lenta a basse temperature ed imbottigliamento.
via Calpena, 38 31015 Conegliano - TV - Italia
tel. +39 0438 32564 - fax +39 0438 35279

mercoledì 8 dicembre 2010

Le Visite Gustose alla Pasticceria Cargnello di Col San Martino

I Comunicatori del Festival Europeo del Gusto si sono fermati più volte a 'consumare' una colazione, nelle prime ore del mattino, alla Pasticceria Cargnello di Col San Martino.
L'ambiente è luminoso, pulito, con un arredamento di sobria eleganza ( ben lontano dagli effetti kitsch di certi locali o dal minimalismo esasperato di altri).
Un fornito angolo di lettura accompagna gli avventori che vogliano trascorrere qualche scampolo di tempo non alienato in questa autentica bomboniera.
Buono il caffè (ottenuto dalla scelta e dalla combinazione personalizzata delle materie prime) ; ottime le brioches, con una scelta davvero inusitata e ampia.
Certamente un indirizzo da segnarsi con convinzione!
Via Giarentine, 1
31010 Farra di Soligo Treviso
0438 898115

martedì 7 dicembre 2010

La Torta 900, una delle glorie di Ivrea

La "Torta 900" è indiscutibilmente il simbolo per eccellenza della pasticceria Balla, e di Ivrea. Una torta creata alla fine del XIX secolo, da qui il suo nome, dal celeberrimo pasticcere di Ivrea Ottavio Bertinotti, fondatore dello stesso negozio.
Consapevole della squisitezza del prodotto, “l’inventore” della torta decise di tutelare la sua “creazione” con un marchio brevettato. La storia racconta che la ricetta della “Torta 900” rimase sempre segreta, e tutt’oggi lo sia. Bertinotti ne era talmente geloso che pare allontanasse chiunque durante la preparazione della farcitura, per non rilevare a nessuno il suo “dolce segreto”. Tale segreto è stato mantenuto anche dalla famiglia di Umberto Balla che, nel 1972, dopo circa settanta anni dalla sua creazione, rilevò il laboratorio e il brevetto.
Torta dall’apparente semplicità, la 900 è magistralmente formata da una base di due dischi al cacao di una pasta simile al pan di spagna, ma molto più soffice e leggera, composta da una collaudata miscela di differenti farine, farcita poi da una delicata crema al cioccolato e decorata da una spolverata di zucchero a velo. I dischi, realizzati di diametro variabile a seconda delle esigenze dell’acquirente, vengono farciti solo al momento dell’ordine, proprio per garantire la massima freschezza della farcitura. La delicata crema a base di cioccolato, burro e crema pasticcera viene lavorata al momento da un’equipe di pasticceri sotto l’occhio vigile di Stefano Balla, l’unico vero conoscitore dell’intera ricetta e degli ingredienti utilizzati.
Il successo della “Torta 900” è testimoniato, oltre che dalla costante affluenza di persone che affollano la pasticceria, dalle azioni legali intraprese per tutelare l’antica ricetta originale dalle tante scadenti imitazioni. La famiglia Balla è da anni che si affida infatti a studi legali, tra i migliori del torinese, per ottenere giustamente provvedimenti legali dal pretore di Ivrea, volti a garantire che nessun altro produttore possa utilizzare il nome “Torta 900”.
Ricordo che me ne sono portato a casa un pezzo, dopo un giro in Canavese, e ne ricordo ancora la squisitezza.
PASTICCERIA BALLA S.n.c.
di BALLA STEFANO & C.
10015 Ivrea (TO) - 16, c. Re Umberto
tel: 0125 641327

Il Caseificio Chiala a Chiaverano

Quella dei tomini, è una filiera di produzione rigorosamente artigianale. Il processo di produzione prevede la cagliatura, lo spurgo e la formatura. I tomini vengono lavorati manualmente, uno ad uno: i “classici” sono posti sott’olio e aromatizzati in salsa verde, senza dimenticare i tomini in salsa agrodolce conosciuti come i “tumin eletric” e i tomini speciali al pepe “4 stagioni” (pepe rosa, nero, bianco e verde); per l’ottenimento dei “tomini stagionati” la filiera include due fasi di essiccamento; la fase che prevede il trattamento a vapore, conferisce al prodotto una consistenza ed una fragranza davvero uniche. Sono trascorsi duecento anni dalla nascita del Tomino Chiala: fu il trisnonno Gian Battista a produrre i primi tomini di Chiaverano. La tradizione continua.
Caseificio Chiala,
Chiaverano, (TO)
Via Roma, 18;
tel: 0125.54806

lunedì 6 dicembre 2010

Il Prosecco Docg frizzante Conegliano Valdobbiadene del Grappolo

Abbiamo assaggiato il vino del Grappolo, azienda vitivinicola a San Pietro di Feletto. E’ un vino frizzante,  il Prosecco Docg frizzante Conegliano Valdobbiadene, dal colore giallo paglierino scarico, con riflessi tendenti al verdolino, con un finissimo perlage, ottenuto per fermentazione naturale a pressione moderata. I profumi fruttati che richiamano la mela verde, la banana, gli agrumi  e i profumi floreali, dai fiori d’acacia al glicine.  Questi profumo si ripetono al palato.
Colore :giallo paglierino scarico con riflessi verdognoli.
PROFUMO: fruttato, intenso, personalissimo, suadente.
Sapore: elegante e raffinato, giustamente acidulo e armonicamente bilanciato, vellutato, in  perfettoequilibrio gusto - olfattivo.
ABBINAMENTO: IL CONEGLIANO VALDOBBIADENE DOCG si presenta come un vino da tutto pasto o da aperitivo, DA CONSUMARE IN COMPAGNIa.
La temperatura di servizio è  di 5° - 7° C

Via S. MICHELE 99 - SAN PIETRO DI FELETTO (TV) -
Cell. 348 2235424 - Tel. 0438 60608

mercoledì 1 dicembre 2010

A Villa Curtis Vadi a Cordovado

Non era previsto, perché Dazzan si presumeva impegnato. Poi invece ha insistito per accompagnarci insieme ad un amico a Villa Curtis a Cordovado, sotto una pioggia battente che si è trasformata poi in neve. A Villa Curtis si sono dimostrati subito ospitali, perché ci hanno offerto salame cotto, salsiccia e un buon bicchiere di rosso. Poteva ben nevicare.
Immersa nel verde di un bosco secolare, si erge Villa Curtis. Tornata al suo antico splendore grazie ad un sapiente restauro, si presenta con grande versatilità architettonica. Da ampi saloni adatti a ricevimenti nuziali e meetings aziendali, a riservate sale per colazioni di lavoro, nonchè intime cene consone con l'atmosfera rilassante del luogo.
Inoltre vari angoli appartati del parco si offrono ad invitanti rinfreschi estivi.
Il ristorante Villa Curtis Vadi, nel fresco contesto di un parco lussureggiante, accoglie nelle sue eleganti sale gli ospiti che desiderano degustare le raffinatezze gastronomiche della Casa.
Infine, professionalità e ospitalità non potevano mancare per soddisfare i desideri e i bisogni degli ospiti.
Villa Curtis Vadi
Via del Pino, 10/A
33075 Cordovado (PN)
Tel/Fax 0434.68320

martedì 30 novembre 2010

Il Prosecco dell’Abbazia di Follina

Ci aveva dato il nome il titolare della trattoria ristorante Due Torri di Collalto di Susegana. Ci aveva descritto un giovane che faceva del buon prosecco, facile da bere ma soprattutto genuino.
Passando per Follina, ci siamo fermati a conoscerlo, nel pieno dei lavori per realizzare la sua nuova cantina, Michele Dalto.

Subito si è offerto di mostrarci e spiegarci il vigneto: un terreno che era stato abbandonato e ricolonizzato da arbusti e dal bosco sovrastante la collina, a destra della provinciale tra Pieve di Soligo e Follina e che domina la splendida visuale che si apre sul borgo di Premaor. Terreno ripido, che impone lavorazioni manuali, sistema guyot, argilla in quantità e tanto entusiasmo . Lui è laureato in Economia, specializzato in statistica, e per vivere ha scelto di fare il vignaiolo, aiutato anche dai fratelli che operano in tutt’altro campo.

Che sia un tipo amante del lavoro lo si capisce subito, gli studi li ha fatti aiutandosi andando il pomeriggio e nei momenti liberi nei cantieri, e soprattutto di questo ne va fiero.

Non ha una grande produzione essendosi messo da poco nel settore, ed essendo le viti ancora piuttosto giovani, ma che ci sappia fare non vi è dubbio. Ha scelto di spumantizzare la produzione, e di curare in prima persona la vendita del suo prodotto per trasmettere ai clienti tutta la sua passione ed entusiasmo e per risparmiare sui costi. Ora produce un solo tipo di spumante, ma in cantiere ce ne sono altri.

Ca’ Foscari ha prodotto un altro ottimo elemento: gli auguriamo di arrivare molto in alto.

Az. Agr. Abbazia di Follina S.s.
Via Giazzera 12 31051 Follina - Treviso
Tel.
& Fax +39 0438 971568

lunedì 29 novembre 2010

L’azienda agricola Nicoletta a Cesnola

Dagli inizi del Novecento, la famiglia Nicoletta si dedica all’allevamento di bovini e dal 12 luglio del 2003 la conduzione dell’azienda è passata nelle mani di Jari, dopo essere stata per lungo tempo del bisnonno Stefano e del nonno Giulio. All'epoca, i capi di bestiame non erano molto numerosi e venivano prodotte poche forme di Toma che, in parte,venivano consumate in famiglia e, in parte, vendute nella Bassa Valle d'Aosta. La conduzione è tutt’oggi familiare poiché Jari è coadiuvato dal papà, Mauro, e dallo zio, Vittorio.
L’azienda, durante il periodo invernale (novembre - aprile), ha sede a Cesnola, una piccola frazione del Comune di Settimo Vittone in Piemonte, al confine con la Valle d'Aosta; qui, gli animali vivono a stabulazione fissa, ovvero non si muovono mai dalla stalla e si alimentano con fieno di prato polifita, costituito da più varietà, e con della crusca. Durante il periodo estivo, le mandrie vengono, invece, condotte in alpeggio in Regione Rovarnero, a circa 1250m d’altitudine sul livello del mare, dove possono alimentarsi giornalmente con erba fresca che permette di ottenere un latte di elevata qualità.
 L’alimentazione ha, infatti, una grande influenza sul latte prodotto dai bovini e conseguentemente sul gusto del formaggio che, quindi, varia in base al luogo in cui l’animale si trova ( fraz. Cesnola – fieno; Alpe Rovarnero – erba).I pascoli ed i prati coltivati a foraggio sono concimati in modo naturale attraverso il letame prodotto dai bovini stessi e senza l'uso di concimi chimici, nel rispetto dell’ambiente. Questo contribuisce anche ad accrescere la qualità del latte e, di conseguenza, del formaggio prodotto.
Azienda Agricola Nicoletta
Settimo Vittone (fraz. Cesnola)
Tel Fax  0125658381 Cell 340 8988443.

sabato 27 novembre 2010

I Canestrelli di Luca Scavarda

Tonego è una Frazione del Comune Mazzè ed è situato nel Canavese in Piemonte, vicino a Caluso. Particolare è la sua chiesa e i suoi vicoli che ospitano antichi ricordi. La Pasticceria Scavarda sta in punto rialzato rispetto la Chiesa, e si sta impegnando a valorizzare le tante risorse alimentari, faunistiche e architettoniche presenti sul suo territorio. Caratteristico è il Canastrello, un dolce tipico tonenghese, e la Sagra dei Canestrelli si svolge a Luglio. La prodotti Artigianali di Scavarda è specializzata nella produzione, confezionamento e distribuzione proprio dei dolci tipici canavesani: Canestrelli Tonenghesi e Paste di Meliga.
I Canestrelli, dolci entrati nel Paniere dei Prodotti Tipici della Provincia di Torino, sono realizzati a mano, con una ricetta custodita gelosamente da generazioni, cotti su ferri a forma di grandi pinze e lasciati poi raffreddare in cesti di vimini.
Proprio da questi cesti (canestri) prendono il nome questi dolci, preparati in grandi quantità dalle famiglie contadine per celebrare gli avvenimenti più importanti, come matrimoni, battesimi, l’uccisione autunnale del maiale e la Pasqua.
Via Signetto, 37
Tonengo di Mazzè (TO)
Tel. 3474435665

Il salampatata

È un prodotto notissimo nel Canavese, che in origine consentiva di ottimizzare la resa di pancetta, guanciale e rifili di carne suina magra e macinate mescolando all'impasto uguali quantità di patate bollite. Secondo tradizione, il composto - aromatizzato con sale, pepe, aglio, noce moscata, cannella, chiodi di garofano polverizzati ed altre spezie - viene insaccato nel budello naturale e lasciato riposare per breve tempo.
Il vero Salampatata è prodotto esclusivamente nel territorio Canavesano, tipicamente nella stagione autunnale ed invernale (da settembre a fine aprile).
È ottimo crudo su crostini di pane, in frittata o al forno, non oltre una settimana di stagionatura. Si conserva in frigorifero.
Per informazioni
Associazione produttori del Salampatata del Canavese
presso Comune di Settimo Rottaro, via Vachino 2 - 10010 Settimo Rottaro (To)
Tel. +39 0125 720153

giovedì 25 novembre 2010

La Distilleria Quaglia a Castelnuovo Don Bosco

Castelnuovo Don Bosco non produce solo santi. Qui troviamo la Distilleria Quaglia, gente che nel 1890 già pensava al futuro, oggi guardando al passato fa vivere la tradizione
La distilleria di Castelnuovo don Bosco nasce negli anni immediatamente successivi all'unificazione d'Italia sulle colline inondate di sole tra il Monferrato e la collina torinese considerate da sempre terre di grande tradizione vinicola.
Nel lontano 1906 viene acquistata dal cav. Giuseppe Quaglia, che la amplia, scava il pozzo per l'approvvigionamento idrico,installa una caldaia per la produzione di vapore.
Nel 1930 l'attività dell'azienda e' continuata dal figlio Carlo che sotto la sapiente guida del padre apprende i segreti della distillazione, perfeziona ed ammoderna il reparto di imbottigliamento, aumenta notevolmente la capacità di produzione fino ad impiegare 35 dipendenti.
Nel 1967 entra in azienda la terza generazione di distillatori con il nipote Giuseppe che segue la tradizione di famiglia. Sempre con gli originali alambicchi continua la produzione di grappa classica alla quale affianca quella di grappe monovitigno, particolarmente raffinate e pregiate.
Oggi alla direzione vi è il giovane Carlo pronipote del cavaliere, che si dedica con entusiasmo all'attività portando nuove idee e energie, arricchendo la gamma dei prodotti con specialita’ liquoristiche  prodotte seguendo la regolamentazione dell’eccellenza artigiana piemontese, che prevede l’uso delle migliori materie prime di origine naturale . Sono cosi’ nati prodotti come il Ratafia’ di ciliegie di Pecetto, il Genepì, il Barolo Chinato e la Crema Gianduia particolarmente adatti a coloro che desiderano conoscere ed apprezzare nuove e raffinate specialità.
Nel rispetto della tradizione e della genuinità, continua l'attività di una azienda che attraverso l'opera di quattro generazioni, costantemente si aggiorna e progredisce per soddisfare appieno le richieste della clientela offrendo un prodotto che racchiude in sè la qualità più pregiata.
Antica Distilleria Quaglia
Viale Europa, 3
Castelnuovo Don Bosco 14100 - Asti
tel: 011 9876159

lunedì 22 novembre 2010

I tomini del Canavese firmati 'Longo'

Le Valli del Canavese, famose oltre che per la bellezza e la varietà del paesaggio, per una serie di prodotti tipici tra cui spicca il tomino, un formaggio fresco di origini antichissime molto apprezzato ancora oggi per le sue doti di leggerezza, di digeribilità e di gusto.
Patria per eccellenza del Tomino Canavesano è Bosconero, un piccolo centro in cui grande è la passione per l’arte casearia: un’arte i cui segreti si tramandano di padre in figlio da generazioni, come è avvenuto nella famiglia Longo dal 1958, quando Antonio inaugurò l’omonimo Caseificio, oggi uno dei più qualificati della zona, che produce formaggi che nascono solo dal latte fresco, selezionato in campagna e controllato all’arrivo e lavorati secondo le antiche tradizioni: i Tomini Freschi, i Tomini del boscaiolo e la robiola Piccola Baita. Formaggi ideali per tutte le età perchè sani e leggeri, i Tomini Longo, che con il loro sapore delicato ed inconfondibile soddisfano anche i più esigenti buongustai, sono protagonisti di numerose ricette per antipasti o secondi piatti, fresche, fantasiose e semplici da preparare.
I tomini sono stati dergustati ed apprezzati dai giornalisti e dai comunicatori della Carovana del 3° festival Europeo del gusto, nella tappa di Pieve di Soligo, che si è tenuta presso l'Antica Trattoria Ciotta.

CASEIFICIO LONGO SRL
Via Leonardo da Vinci 43 10086 RIVAROLO CANAVESE (To)
Tel. +39.0124.428247
Fax. +39.0124.308164

Carema e il suo vino

Carema, un paesino in Piemonte, ultimo lembo sulla strada per Aosta. Bellissimo, e raccolto, tanto raccolto che quando ci andai scesi dalla macchina e feci da battistrada per misurare la larghezza delle strade. Ci andai su invito del sindaco Aldighieri, un tipo simpatico che minaccia un giorni sì e uno no per andarsene in Val d’Aosta, e fu un’esperienza indimenticabile.  Il paese è famoso pe ril suo vino: questo vino si produce, con uve del vitigno Nebbiolo, all'estremo lembo nord della provincia di Torino nel comune da cui prende appunto il nome.
I vigneti della conca di Carema sono ubicati su terrazze scavate nella roccia delle pendici del Monte Maletto, tra i 350 ed i 700 metri sul livello del mare; il paesaggio è caratterizzato da pergole sostenute da pilastri a forma di tronco di cono, in pietra. Sono proprio le pietre dei pilastri che rilasciando nel corso della notte il calore accumulato durante il giorno offrono alla vite ottime condizioni climatiche per la coltivazione.
Il Carema ha un colore rosso volgente al granato, un profumo fine e caratteristico che ricorda la rosa macerata e un sapore morbido, vellutato e di corpo. L'invecchiamento deve essere di almeno 3 anni, di cui 2 in botti di legno
Si accompagna ad arrosti, selvaggina, carni rosse, formaggi stagionati e anche considerato un "vino da caminetto" che si abbina bene, a fine pasto, a frutta secca e dolci a pasta secca.

CANTINA DEI PRODUTTORI NEBBIOLO DI CAREMA
SOC. COOPERATIVA
Via Nazionale n. 32
10010 Carema (TO)
Tel: 0125.811160 - 0125.362248
Fax: 0125.801981

domenica 21 novembre 2010

Il Teatro Verdi a Cesena

Sono stato a Cesena, ed ho trovato un posto particolare, proprio in centro. Il Teatro Verdi, nato come teatro giardino, nei primi anni del ‘900 subì un terribile incendio, essendo costruito in legno. Una distruzione alla quale seguì l’immediata ricostruzione, che riportò alla luce tutta l’essenza dell’intrattenimento. Dal 1874 ad oggi la struttura è nata tre volte.
Prima, dopo l’incendio ed oggi. Sempre la capacità di mantenere intatta la fisionomia originale, sempre il fascino di un ambiente dalla semplicità unica.
Il teatro Verdi è una delle unioni, tra teatro e ristorante, si mangia nei palchetti, il servizio che è impeccabile. Non sarà grandissimo, ma ha un suo fascino.
Inoltre, ed è l'aspetto più importante, il cibo è ottimo, si può scegliere tra carne e pesce o volendo anche un gran piatto vegetariano, il menu, si può vedere sul sito del teatro. In più, degustazioni durante le settimana e discoteca nel weekend. Anche i vini sono ricercati, e tutto sommato vale la pena di andarci.

Teatro Verdi
Via Sostegni, 13/A 47023 Cesena (FC)
tel 0547.613888
cell. 393-9873998

sabato 20 novembre 2010

La storia centenaria di Revel Chion

Correva l'anno 1850 e, secondo una convenzione mai formalizzata ma sempre più condivisa, la grappa compiva il 449° compleanno. Sempre nel 1850, il pignolo Servizio di Pesi e Misure della Provincia d'Ivrea redigeva un elenco degli utenti soggetti alla verifica periodica nel quale iscriveva, al numero 53, Battista Revel Chion attribuendogli, in quanto esercente di attività prevalente, la qualifica di distillatore.
Come la nascita della grappa è sicuramente anteriore al 1451 - ma si prende tale anno come dato ufficiale in quanto esiste un documento notarile - così la distilleria Revel Chion faceva forse fumare gli alambicchi già parecchio tempo prima, ma il più antico documento con data certa è quello citato.
Un altro, più giovane, ma non meno importante, risale al 1901 quando Bernardo Revel Chion, figlio di Giuseppe, ricevette dal sindaco di Chiaverano la polizza relativa ad un aumento di cauzione per il magazzino fiduciario annesso alla distilleria.
L'origine della Revel Chion non è comunque molto distante dalla fondazione della cooperazione di acquavitai costituita in Piemonte agli inizi del '700 sotto il regno di Vittorio Amedeo II di Savoia. La prova è data dalla citazione di un avo degli attuali proprietari della distilleria, Alessandro e Carlo Revel Chion, nato nella seconda metà del XVIII secolo, quale detentore di un alambicco.
Il Regno Sabaudo era uno stato ordinato e, soprattutto in fatto di acquavite, censiva meticolosamente, non senza fini di lucro, ogni fonte produttiva.
Nella sola Chiaverano, in quel 1848 passato dalla storia a fama proverbiale per i noti sommovimenti socio-politici, vennero contati venti alambicchi, saliti poi a trentuno nel 1885.
Erano sicuramente piccoli e per lo più a fuoco diretto se, tutti insieme, riuscivano a dare appena due mila litri di acquavite tassabile. Ma costituivano il riflesso di un importante fenomeno agrario che aveva cambiato il volto della zona.
A partire dal 1700 nel Canavesano si innesca infatti un vistoso fenomeno che porta il vigneto a rubare la terra ai secolari boschi della Serra d'Ivrea.
Con fatiche immani si procede a terrazzare i declivi per renderli più facilmente coltivabili e la vite diventa la vera ricchezza del comprensorio.
A dimostrazione del fatto basta considerare le norme disciplinari che si susseguono, quasi senza soluzione di continuità, per creare un monito ben sanzionato a chiunque attenti l'integrità del vigneto, sia sotto il profilo strutturale che sotto quello furtaiolo dei preziosi grappoli d'uva. E, dove c'è la vigna, si sa, arriva anche l'alambicco per consentire l'esaurimento della frazione alcolica presente nelle bucce degli acini d'uva al termine della fermentazione alcolica e dei sedimenti lasciati dal vino dopo i travasi.
Nei secoli scorsi gli alambicchi funzionavano forse più su questi ultimi che non sulle vinacce: esse infatti, una volta separato il vino, venivano aggiunte di acqua per preparare i vinelli e quindi, non di rado, erano così povere da non meritare l'uso della legna occorrente per la distillazione. Man mano cresceva la vigna il contadino si trasformava in vitivinicoltore per poi specializzarsi, in qualche caso, nell'arte del lambiccare.
La distilleria Revel Chion nasce dunque dalla terra e dal lavoro di sette generazioni che, senza mai abbandonare Chiaverano, hanno via via adeguato l'azienda alle esigenze del momento senza mai tradire le origini e le tradizioni.

Distilleria F.LLI  REVEL CHION S.r.l.
Via Casassa, 4 - CHIAVERANO (TO) - ITALY
Tel./Fax +39 0125.54808

Le tome di Massimo Villa

Massimo Villa era un grande, sia professionalmente che come uomo. L’ho avuto come amico, ma un male incurabile se lo è portato via. ,Ha saputo trasmettere il suo sapere e l’amore per la sua terra ai figli, e Elena e Matteo proseguono con dedizione e passione l’attività avviata dal papà Massimo Villa, in frazione Gauna, nel cuore della Valchiusella. Le Tome di Villa sono tra le più apprezzate in Piemonte e sono il risultato di un attento lavoro di selezione e affinatura dei tipici formaggi regionali, provenienti da latte di animali che vivono prevalentemente in alpeggio. Le forme sono conferite non solo da abili veterani ma anche da giovani malgari che hanno dimostrato di essere veri e propri talenti. La stagionatura avviene nel grande salone interrato, costantemente termoregolato, dove le forme sono amorevolmente visionate, girate e ripulite.
Trattandosi in prevalenza di tome classiche piemontesi, sono infinite le varianti in termini di
stagionatura, grassezza, consistenza, dimensioni ed eventuali aggiunte di spezie ben dosate. Si trovano anche tomini freschi, tomette più stagionate e qualche formaggio ovino e caprino come il Cevrin. Elena e Matteo restano i più grandi affinatori di formaggi piemontesi, e un grazie a Massimo che non ha voluto che il suo sapere finisse nel vuoto.
Chiuso domenica e mercoledì pomeriggio.

Alice Superiore
Via Umberto I, 3 - Fraz.Gauna
Tel. 0125 78437-3385088366
www.letomedivilla.it

venerdì 19 novembre 2010

La cantina di Gigi Orsolani

Nella zona del Piemonte denominata Canavese la coltivazione della vite risale a tempi molto antichi, sicuramente antecedenti alla conquista del territorio da parte dei Romani, i quali, sotto la guida del console Terenzio Varrone sconfissero la popolazione indigena dei Salassi.
I romani stessi, importarono nella zona il loro razionale metodo di coltivazione, che, salvo alcune migliorie, rimane tuttora quello praticato nell'area: ramificazione ad almeno un metro da terra e sviluppo dei tralci su di una struttura portante, denominato:
"Alteno Canavesano".
A permettere alla zona una così antica tradizione viticola influiscono due fattori molto importanti, un territorio collinare, creatosi in origine glaciale, composto da colline con profili dolci ed allungati,(morene) il cui terreno è costituito da sabbia argillosa e ciotoli, un clima particolarmente mite la cui temperatura media annua è di poco inferiore ai 13°, ma, ad agosto, mese importantissimo per la maturazione, con  punte di 25°C.
Nello stesso mese il regime pluviometrico è piuttosto contenuto (attorno ai 70mm), favorendo così l'integrità degli acini (indispensabile per la produzione del Passito).
Il vitigno più diffuso è l'Erbaluce, da cui si ricavano tre vini :
L'Erbaluce di Caluso doc,
il Caluso Passito doc,
l'Erbaluce di Caluso Spumante doc.
La storia delle Cantine Orsolani inizia alla fine del 1800, quando il bisnonno Giovanni con la moglie Domenica rientrano dall'America richiamati dalla nostalgia della propria terra.
Aprirono una locanda "Locanda Aurora" mentre la bisnonna seguiva il lavoro in cucina, Giovanni Orsolani lavorava in campagna ed in cantina per produrre il vino che necessitava. Il successo ottenuto, fece si, che la cantina s'ingrandì e che la generazione successiva si dedicasse tutto il suo tempo in quest'ultima attività.
Il grande impegno sul vitigno Erbaluce inizia però intorno al '67 dopo l'avvento della denominazione d'origine controllata. I risultati di questo lavoro basato tutto sulla ricerca della qualità, porta le cantine Orsolani ad una posizione di privilegio negli ultimi trent'anni.
Partendo dal 1968, con la prima spumantizzazione dell' Erbaluce che in quegli anni fù una grande novità, le Cantine Orsolani ottengono la certificazione D.O.C. sullo Spumante.
Nel 1985 nasce "La Rustia" che introduce il concetto di cernita vendemmiale e dimostra per prima, le possibilità di questo vitigno anche nella sua espressione di vino bianco secco.
Nel 1988, dopo alcuni anni di sperimentazione, le Cantine Orsolani, introducono l'utilizzo della barriques nella fermentazione del Passito, il prodotto storico, più delicato da modernizzare, riducono contestualmente l'invecchiamento ossidativo tanto che oggi può essere definito micro-ossidativo.
Il risultato è un passito solare che si paragona ai grandi passiti, non aromatici, italiani.
Attualmente le Cantine Orsolani, vinificano esclusivamente Erbaluce ottenuti da circa 15 ettari di vigna e la produzione è di circa 100 mila bottiglie divise fra i vari prodotti.
E Pierluigi fa tutti questo,oltre a seguire varie associazioni enoiche.

San Giusto Canavese (Torino) Piemonte Via Michele Chiesa. 12